Page 48 - Vivere... il turismo in Italia
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 chiacchiere, struscio, shopping, aperitivi e ristoranti, si possono trascorrere momenti davvero piacevoli.
Trentino Alto Adige, tra natura, storia e cultura
La vocazione turistica del Trentino Alto Adige è qualcosa che questa ricca regione si porta nel DNA, grazie alla sua storia ultra- millenaria, una natura incontaminata e un bagaglio di testimo- nianze artistico culturali unico nel suo genere.
Incantevole ed estremamente a misura d’uomo, Trento, il capoluogo, ha la capacità di travolgere i suoi visitatori con il fascino ordinato del suo centro storico e quella sorta di grandeur tipica delle città che vantano un intenso e glorioso passato romano.
Qui, tra piazza Duomo, via Oriola, Oss Mazzurana, San Pietro, Manci, Calepina e Belenzani si può godere di uno dei centri storici più belli delle nostre città italiane, percorribile piacevol- mente a piedi, da soli o in compagnia, ammirando il mix armonico e sorprendente di stili, dal romanico, al medievale, dal gotico al barocco, fino al rinascimentale.
Lasciandosi alle spalle il Duomo, un complesso spettacolare in stile romanico e realizzato nel 1212, la Torre Civica, risalente a prima dell’XI secolo, e Palazzo Pretorio, che fu residenza vescovile fino a metà del XIII secolo, si attraversa la piccola e graziosa Piazza Paso, con la sua pavimentazione in Rosso Ammonitico (detto anche Rosso Trento) e Palazzo Niccoli, con i meravigliosi affreschi dedicati alla Madonna.
Percorrendo via Oss Mazzurana, ecco apparire la tipica facciata a bugnato di Palazzo Tabarelli e, sull’angolo con via Diaz, Palazzo Cazuffi; negozi e locali si avvicendano fino a Via Manci, da dove si può ammirare la facciata pulita ed elegante di Palazzo Fugger Galasso, più noto come Palazzo del Diavolo.
Via Manci, che una volta si chiamava Via Lunga, è ricca di palazzi suggestivi, come Palazzo Saracini Cresseri, con la sua facciata dipinta, oggi sede del Museo alpino della SAT, e conduce dritto fino a el Canton, punto di incrocio con via San Marco, che
porta al Castello del Buonconsiglio, e via San Pietro, uno degli scorci più caratteristici di Trento, dove loggette, balconcini e bifore si alternano sulle facciate degli edifici.
Intanto che siete a Trento, non perdetevi il Castello del Buonconsiglio, sede dei principi vescovi fino al 1803 e luogo tristemente noto per l’esecuzione nel corso della Prima Guerra Mondiale del patriota italiano Cesare Battisti, ma anche il celebre MUSE, il museo delle scienze, straordinario esempio della lumi- nosa architettura di Renzo Piano, dove lasciarsi sorprendere da dinosauri, uomini primitivi, ghiacciai, foreste, mammiferi estinti: il MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, offre questo e molto di più, con laboratori, installazioni interattive, eventi, attività ed espe- rienze scientifiche.
Fuori Trento vi consigliamo vivamente di percorrere la via dei Castelli, tra montagne e vallate, alla scoperta di autentici gioielli fortificati come Castel Beseno, al centro della storica battaglia di Calliano tra truppe veneziane e soldati trentini, oppure come Castel Stenico, ai piedi delle Dolomiti del Brenta, dove ammirare una pregevole collezioni di armi, affreschi e monili intarsiati.
Procedendo nella Val di Non e nella Val di Sole, incontre- rete altre meraviglie come il Castel Thun, roccaforte che prende il nome da una delle più antiche e potenti famiglie della nobiltà tridentina, a il Castel Caldes, che ospita mostre, concerti e nume- rosi eventi culturali.
La via dei Castelli termina nella magnifica Val di Fiemme, a Cavalese, dove sorge il Palazzo della Magnifica Comunità, edifi- cio medievale con una ricca pinacoteca e un interessante museo.
Aggiungiamo infine un altro straordinario ed eclettico sentiero che unisce la bellezza della natura al valore artistico: il Sentiero Culturale Arte Moderna e Contemporanea.
Si parte idealmente da Rovereto, sede del MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, noto per l’impressionante collezione permanente che include circa 20mila opere d’arte, per proseguire, a circa dieci minuti di distanza, alla Casa d’Arte Futurista Depero, unico esempio in Italia di museo
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