Page 10 - Vivere le città d'arte
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TRENTINO ALTO ADIGE
TRENTO, arte e cultura a misura d’uomo
Immersa tra natura, cultura e tradizione enogastronomica, Trento ha la capacità di incantare con la sua storia ultramillenaria e un mix di tradizioni uniche nel loro genere.
Protagonista dei momenti più importanti della storia d’Italia, questa cittadina dal
centro storico a misura d’uomo racchiude la grandezza di un glorioso passato romano, di un prosperoso ducato longobardo, di un solido principato vescovile durato ben 7 secoli prima del dominio napoleonico e successivamente di quello austriaco.
Nel 1500 qui avvenne il celebre Concilio di Trento, con cui la Chiesta cattolica si oppose fermamente alla riforma protestante, e nel 1919 venne firmato il Trattato di Saint Germain, con cui si sancì l’appartenenza della città all’Italia.
Due passi in centro
Da oltre 500 anni i trentini amano passeggiare tra piazza Duomo, via Oriola, Oss Mazzurana, San Pietro, Manci, Calepina e Belenzani: far el giro al sas, dicono, ed è in breve godere di uno dei centri storici più belli delle nostre città italiane, percorribile piacevolmente a piedi, da soli o in compagnia.
Mix armonico e sorprendente di stili, dal romanico al medievale, dal gotico, al barocco, al rinascimentale, il cuore di Trento è elegante quanto mozzafiato: perché se è vero che in Piazza Duomo, sul far della sera, sotto la fontana del Nettuno, si percepisce la storia, è anche vero che il colpo d’occhio alle montagne che circondano l’insediamento definito dall’impera- tore Claudio nel 46 d.C. Splendidum Minicipium, riempie di stupore.
Lasciandosi alle spalle il Duomo, un complesso spettacolare in stile romanico e realiz- zato nel 1212, la Torre Civica, risalente a prima dell’XI secolo, e Palazzo Pretorio, che fu resi- denza vescovile fino a metà del XIII secolo, si attraversa la piccola e graziosa Piazza Pasi, con la sua pavimentazione in Rosso Ammonitico (detto anche Rosso Trento) e Palazzo Niccolini, con i meravigliosi affreschi dedicati alla Madonna.
Percorrendo via Oss Mazzurana, ecco apparire la tipica facciata a bugnato di Palazzo Tabarelli e, sull’angolo con via Diaz, Palazzo Cazuffi; negozi e locali si avvicendano fino a Via Manci, da dove si può ammirare la facciata pulita ed elegante di Palazzo Fugger Galasso, più noto come Palazzo del Diavolo.
Narra una leggenda, che lo scrittore tedesco Goethe contribuì a rendere famosa, che il palazzo venne costruito in una sola notte grazie al patto che il ricco banchiere Georg Fugger fece con il diavolo.
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