Page 106 - Vivere le città d'arte
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Tutte le opere sono state realizzate tra la fine del 1950 e gli inizi del 1970, quando gli artisti, ognuno con il proprio stile e le proprie idee, iniziarono a decorare i muri a disposizione, sostando lunghi periodi nella Casa del Pittore, dove ancora oggi sono conservati numerosi bozzetti e prove degli affreschi.
DIAMANTE
Se un tempo Diamante, in provincia di Cosenza, era noto come il villaggio dei pesca- tori, oggi è l’indiscusso borgo dei murales.
Nel 1981 il pittore Nani Razetti, con il benestare del sindaco di allora Evasio Pascale, diede il via al progetto Operazione Murales, per il quale arrivarono a Diamante più di 80 pittori, tra italiani e stranieri, che iniziarono a realizzare numerose opere d’arte sui muri delle case del centro storico.
Da lì in poi il numero delle opere è aumen- tato in maniera esponenziale, tanto da richia- mare l’attenzione dei maggiori artisti di street art di tutto il mondo.
Jorit, Tony Gallo, Kraser, SteRea, Eva Krump e Ibrahim Kodra sono alcuni di coloro che hanno lasciato la loro testimonianza arti- stica a Diamante, che è diventata cittadina membro dell’Associazione Italiana Paesi Dipinti.
Aggirarsi tra i vicoli di Diamante è come assistere a un infinito spettacolo visivo di storie, eventi e tradizioni, che difficilmente potrete dimenticare.
VALLORIA
A 15 km da Imperia, in Liguria, nel cuore della Val Prino, c’è Villoria, un paesino che conta poco più di 40 anime ma ben oltre 150 porte decorate a mano, ognuna da un diverso artista.
Nota in tutta Italia come il paese delle porte dipinte, Valloria è un luogo affascinante, circondato da ulivi, che ogni anno, soprattutto in estate, si riempie di giovani pittori che si ritrovano per decorare le porte delle case, delle stalle e perfino dei magazzini.
Non esiste una vera e propria mappa per trovare le opere, basta immergersi nei carruggi di Villoria e seguire i colori e i ritratti di donne, paesaggi, danzatori, pescatori, poeti, musicisti, che animano le mura degli edifici.
DOZZA
Sono circa 200 i dipinti che si possono ammirare nella favolosa cittadina di Dozza, in provincia di Bologna, dove muri, archi, porte, balconi e ante delle finestre sono diventati le tele di numerosi artisti contemporanei, che hanno contribuito a trasformare il borgo in un vivace ed elettrizzante museo a cielo aperto.
Benché il centro storico di Dozza si possa percorrere in circa 20 minuti, in realtà la vostra sosta durerà molto di più, almeno il tempo neces- sario per farsi rapire da ogni murales e fotografarlo.
Tra pareti trasformate in cartolina, con tanto di disegno del timbro postale, figure gigan- tesche ad attendervi sulla porta degli edifici, sinuosi draghi, cieli e nuvole, arcobaleni, imma- gini oniriche e momenti di vita, la vostra atten- zione sarà letteralmente rapita da uno dei borghi più affascinanti e curiosi d’Italia, e dove ogni due anni si tiene la Biennale del Muro Dipinto.
ORGOSOLO
Tra i Borghi degli Artisti non si poteva non citare Orgosolo, paesino della Barbagia di Ollolai, in provincia di Nuoro, dove passato, presente e futuro sono raccontati attraverso gli oltre 200 murales che si snodano tra case ed edifici del borgo.
L’arte a Orgosolo è il mezzo per narrare le vicende di uomini e donne che hanno fatto la storia: vicende di avventura, resilienza, dolore, lotta e coraggio.
Il primo murale nasce nel 1969, firmato da un collettivo di anarchici, ed è stato seguito dal progetto promosso da un insegnante della scuola media del borgo, che per celebrare il trentennale della Liberazione dal nazifascismo, ha realizzato con i suoi studenti un percorso di opere lungo Corso della Repubblica, a cui negli anni se ne sono aggiunte altre.
CIVITACAMPOMARANO
Siamo in Molise, in un piccolo borgo intriso di fascino e tradizioni incastonato negli Appennini a 40 km da Campobasso, e che, come molti borghi italiani, ha vissuto lo spettro dello spopolamento e dell’abbandono.
Nel 2014 Alice Pasquini, street artist di origine romane, ha deciso di venire a Civita- campomarano per dipingere i muri del centro storico ormai quasi disabitato; ha dipinto
vecchie porte, finestre, muri di case vuote e infine, nel 2016, ha invitato altri street artist come lei a colorare il borgo, con la prima edizione di Cvtà Street Fest.
In quella straordinaria occasione artisti di fama internazionale hanno creato le opere d’arte sui muri, iniziando a porre le basi di un dialogo artistico sociale inarrestabile e contri- buendo a trasformare Civitacampomarano in un meraviglioso libro illustrato.
Oggi sono circa 400 gli abitanti di Civi- tacampomarano che hanno scelto di restare nonostante le difficoltà, e Cvtà Street Fest ogni anno raduna i più grandi artisti provenienti da tutto il mondo nel più colorato museo a cielo aperto d’Italia.
GRECCIO
Siamo in Valle Reatina, in provincia di Rieti, e preparatevi ad emozionarvi.
L’antico borgo medievale di Greccio emana un fascino d’altri tempi, capace di incan- tare persino il cuore di Francesco d’Assisi, che qui decise di rappresentare il primo presepe vivente al mondo.
Greccio oggi è un museo contempora- neo all’aperto, in cui la natura, l’arte e il presepe ne sono gli elementi fondanti; il percorso che si dipana tra strade, vicoli, piazze del centro storico, permette di incontrare oltre 25 opere realizzate da artisti internazionali sulle mura delle vecchie case, per mantenere vivo lo spirito del francescanesimo nel mondo.
SANT’ANGELO DI ROCCALVECCE
Sant’Angelo di Roccalvecce fino a poco tempo fa era solo uno dei tanti paesini desti- nati a diventare fantasma a causa dello spopo- lamento.
Situato nella piccola frazione viterbese, in un angolo della Tuscia, il paesino è risorto grazie a un progetto artistico di murales dedicato alle favole: la prima, Alice nel Paese delle Meravi- glie, è stata realizzata nel novembre del 2017, e da quella data in poi sono arrivati i personaggi delle favole più belle.
Nell’arco di 6 anni sono state dipinte oltre 100 favole e Sant’Angelo di Roccalvecce, borgo che non è diventato fantasma, oggi è noto come il paese delle favole dipinte.
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