Page 13 - Vivere le città d'arte
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Rovereto, la porta del Trentino
QUANDO SI PENSA AL TRENTINO ALTO ADIGE, IL RICHIAMO ALLE MONTAGNE È IMMEDIATO: I CIELI TERSI CONTENUTI DAI RILIEVI APPUNTITI DELLE CIME INNEVATE NON SI DIMENTICANO MAI
TRENTINO ALTO ADIGE
  Solo la poesia e la bellezza di una piccola città come Rovereto, adagiata a monte della Pianura Padana, con il fiume Adige che funge da confine alle mura della città, sono in
grado di competere con la maestosità di quelle cime, e di restare nel cuore come un luogo dove ritornare, di tanto in tanto.
Racchiusa da una zona particolarmente verdeggiante, che le ha conferito l’appellativo di città delle querce, e vicina a molte mete sciistiche, Rovereto è una meta poliedrica, capace di offrire il meglio di sé in ogni periodo dell’anno; ma è soprattutto la sua particolare ricchezza culturale e artistica a farne un luogo emoti- vamente molto intenso.
A partire dal suo Castello, straordinario esempio di fortifi- cazione alpina tardo medioevale, dove scoprire il Museo Storico Italiano della Guerra e da dove ammirare la città dall’alto, alla Campana dei Caduti, che veglia il riposo degli oltre 20.000 soldati di tutta Europa sepolti nel Sacrario Monumentale di Castel Dante, a Palazzo Betta-Grillo, con i suoi cicli pittorici sulla vita di Mosè e su alcune scene dell’Orlando Furioso e un suggestivo giardino che conserva intatto un ampio campionario di specie botaniche orna- mentali diffuse a fine 800, Rovereto è una cittadina in grado di sorprendere ed entusiasmare.
Abbiamo lasciato per ultimo, non a caso, il Mart, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, inaugu- rato a inizio del nuovo millennio ed espressione di un rivoluziona- rio modo di vivere l’arte.
Il Mart, che più che un museo è un polo culturale e un vero e proprio paesaggio contemporaneo, ha una collezione permanente di oltre 20.000 opere, tra dipinti, incisioni e sculture, che percor- rono quasi due secoli di storia, dall’Ottocento alla contempora- neità, e più di 80 raccolte personali di artisti, architetti e critici d’arte, costituite da decine di migliaia di carteggi, disegni, fotogra- fie, ritagli stampa.
Morandi, Giorgio de Chirico, Carlo Carrà e Fortunato Depero, il futurista roveretano, ma anche Hayez, Eugenio Prati, Bartolo- meo Bezzi, Umberto Moggioli, Andrea Malfatti, Luigi Bonazza,
Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Gino Severini, Filippo Tommaso Marinetti, Mario Sironi, Lucio Fontana, Alberto Burri, Marina Abra- mović e Renato Guttuso: il catalogo del Mart è in continua espan- sione e questi sono solo alcuni degli artisti presenti.
L’arte che si respira al Mart è l’espressione di un continuum spazio temporale travolgente, oltre che di un dialogo costante con gli artisti del nostro tempo che, proprio qui, trovano un contesto particolarmente evocativo.
 le città d'arte
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