Page 18 - Vivere le città d'arte
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Brescia La croce di Desiderio, Complesso Monumentale Santa Gliulia
Brescia Piazza della Loggia
Dopo esservi colmati gli occhi di così tanta bellezza, potete immergervi nel percorso espositivo della Pinacoteca che si trova a Palazzo Martinengo da Barco: dal 300 di Raffaello e Lotto, passando per il Rinascimento con i pittori bresciani Savoldo, Romanino e Moretto, chiuderete in bellezza con l’800 di Canova e Hayez.
Brescia è anche la città dei due duomi: nella bella piazza medievale Piazza Paolo VI o dei Due Duomi, sorgono infatti la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, chiamata anche duomo nuovo e con una cupola di 80 metri che è la terza più grande d’Italia, e la Concattedrale Invernale di Maria Assunta, o duomo vecchio, a oggi il più grande tempio circolare in stile romanico visi- tabile.
Intanto che siete nel centro della città, visitate anche Palazzo del Broletto, accessibile tutto l’anno nel suo cortile interno, e in occasioni speciali nella Sala dei Cavalieri, 52 metri di affreschi a tema profano.
Inserite in itinerario, se potete, anche Piazza della Loggia, punto nevralgico della città che deve il suo nome alla bellissima loggia a 3 archi, un maestoso edificio rinascimentale della fine del XV secolo, che ospita il bellissimo Salone Vanvitelliano, e dove si affaccia la spettacolare Torre dell’Orologio, con il suo complesso congegno meccanico inserito tra il 1544 e il 1545, in grado di segnare le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali su due diversi quadranti posizionati su facciate opposte.
Infine tre proposte entusiasmanti:
il Castello cinquecentesco sul Colle Cidneo, fulcro difen-
Il complesso di San Salvatore-Santa Giulia è un antico monastero femminile di ordine benedettino, fondato nel 753 d.C. dal Duca di Brescia e futuro Re dei Longobardi Desiderio. Con il passare del tempo divenne un punto di riferimento europeo per l’educazione delle ragazze longobarde e di stirpe nobile.
I motivi architettonici sono di grande impatto visivo, a partire dalla Chiesa di San Salvatore, suddivisa in 3 navate e caratterizzata da colonne e capitelli che riportano motivi longobardi, classici e bizantini, dalla sua cripta, il luogo di culto più sacro del complesso che custodiva originariamente le reliquie di Santa Giulia, e dal Coro delle Monache, ovvero il luogo dal quale le monache assi- stevano discretamente alle funzioni religiose, finemente affre- scato durante il Rinascimento da Floriano Ferramola e da Paolo da Caylina il Giovane.
Molto suggestiva è la Chiesa di Santa Maria in Solario, un tempo deposito del tesoro del Monastero e oggi sede di uno dei capolavori dell’oreficeria longobarda, la Croce di Desiderio, una croce lignea rivestita da lamina metallica e tempestata di cammei, gemme e pietre preziose risalenti a epoche diverse, e della Lipsa- noteca, una cassetta d’avorio istoriata del IV secolo che serviva come contenitore di reliquie.
Il complesso oggi è soprattutto la sede dell’inestimabile Museo di Santa Giulia, la cui visita equivale a un vero e proprio viaggio nel tempo, dall’età preistorica a oggi; nei suoi circa 14mila metri quadrati, sono esposti oltre 10.000 pezzi e trovano spazio numerose mostre temporanee.
Oltre alla Chiesa di San Salvatore, la cripta, il Coro delle Monache e la Chiesa di Santa Maria in Solario, il complesso vanta Domus romane (superlative la Domus del Ninfeo e la Domus dell’Ortaglia) e diversi chiostri.
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