Page 19 - Vivere le città d'arte
P. 19
sivo del territorio, teatro nel 1849 delle famose dieci giornate di Brescia contro l’oppressione austriaca, e tra le più grandi e meglio conservate fortezze del Nord Italia. Dalla cima del Castello si può godere della vista panoramica sulla città e i suoi dintorni, mentre all’interno ci si può sbizzarrire tra la Torre Mirabella e il Mastio, edificato dai Visconti nella prima metà del 300, il Museo del Rinascimento e il Museo delle Armi, con pezzi di artiglieria del XV e del XVI secolo, e una vera locomo- tiva a vapore ospitata nell’ala sinistra della fortezza
Brescia underground: attrezzati con torcia, stivaloni e caschetto, camminerete lungo l’alveo dei fiumi alla scoperta di siti di valore storico sotto la superficie urbana. Grazie all’Asso- ciazione Speleologica Bresciana potrete addentrarvi anche nei sotterranei del Castello, per un’avventura davvero mozzafiato
Street Art: pronti ad addentrarvi nella Brescia delle avan- guardie artistiche? Le opere di street art, wall painting e arte contemporanea che arricchiscono la città sono tantissime. Sgranerete gli occhi di fronte al murale di 320mq Futura Tradi- tio realizzato da Vera Bugatti in collaborazione con Fabio Maria Fedele a Bresciadue, così come rimarrete affascinati dalle installazioni in città di SubBRIXIA, un progetto che porta l’arte contemporanea nelle stazioni della metropolitana cittadina. Tra le opere permanenti il Gothic Minerva di Patrick Tutto- fuoco nella Stazione San Faustino, Brixia di Marcello Malo- berti alla Stazione FS e Mind the Gap di Nathalie Du Pasquier in Stazione Vittoria. Ma è il rinoceronte appeso nel Quadri- portico della Vittoria, a pochi passi dalla stazione della metro, a farvi rimanere a bocca aperta: l’artista bresciano Stefano Bombardieri lo ha realizzato ispirandosi a una sequenza del film E la nave va del maestro Federico Fellini.
Vi è venuto appetito?
A Brescia si mangia benissimo, ma del resto siamo in Italia!
I piatti tipici bresciani più apprezzati sono:
lo spiedo, originario della Val Trompia e composto da un mix di pezzi di carne (maiale, manzo e uccellini) infilzati su uno spiedo e fatti cuocere a fuoco lento per molte ore. Viene servito con un intingolo a base di burro e salvia
Manzo all’olio di Rovato, preparato con trito di sedano, carote, cipolle, infarinato e soffritto nell’olio sfumato con il vino bianco
Coniglio alla bresciana, cotto in forno e ammorbidito con burro, lardo e vino Lugana
Polenta Taragna, preparata con farine integrali di mais selezionati
Casoncelli alla bresciana, tasche di forma triangolare o rettangolare fatte con pasta all’uovo e ripiene di prosciutto cotto, parmigiano reggiano e noce moscata. Ne esistono varianti con prosciutto crudo, zucca e carne trita
Dolci: la Bossola (ciambella molto alta e soffice accom- pagnata da crema pasticciera, al cioccolato o al mascarpone), i Biscotti (molto più di un semplice biscotto. Viene cotto 2 volte, la prima per cuocere la pasta a base di farina, latte, zucchero, burro, miele, vaniglia e marsala, la seconda per dorare la super- ficie. Il risultato è strabiliante)
Aperitivo? No, Pirlo!
A Brescia non si beve lo Spritz, ma il Pirlo!
Nel 2017 il New York Times lo ha eletto come drink dell’anno e, a differenza dello Spritz, il Pirlo viene preparato con il Campari al posto dell’Aperol, e vino bianco fermo o leggermente frizzante al posto del prosecco.
Cin cin!
Brescia
Pavone-lastra Archivio Civici Musei
LOMBARDIA
le città d'arte
19