Page 46 - Vivere le città d'arte

UNIONE ITALIANA
La ricchezza del confine
italo-sloveno
L’ASSOCIAZIONE DI CAPODISTRIA CAPOFILA DI UN PARTENARIATO
U PER LA PROMOZIONE DELLA MULTICULTURALITÀ DELL’AREA
n territorio ricco di storia, e che conserva testimonianze preziose e vive della complessità che questa lunga storia gli ha assicurato. Un’area geografica a cavallo tra l’alto Veneto, il Friuli Venezia Giulia, la Croazia e la Slovenia in cui
convivono culture, lingue e saperi diversi tra loro. Per fare un esempio che renda la singolarità di questi luoghi, in pochi km si concentrano sei lingue: italiano, sloveno, ladino, friulano, croato e cimbro, ognuna parlata dalle comunità nazionali di cui sono espressione. Una ricchezza che va non solo preservata ma soprattutto valorizzata, come si prefigge il progetto transfrontaliero italo-sloveno PRIMIS.
Il progetto, co-finanziato da contributi FESR, ha come obiettivo la valorizzazione del patri- monio linguistico, culturale e naturale delle Comunità nazionali e linguistiche dell’area programma Interreg Italia-Sovenia al fine di attrarre la domanda di turismo sostenibile. PRIMIS è un progetto corale realizzato da un ampio partenariato guidato dall’Unione Italiana di Capodistria, l’organiz- zazione degli Italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia che rappresenta la Comunità Nazio- nale Italiana e ne salvaguarda lo sviluppo dell’identità nazionale.
Il gruppo di lavoro è composto da: Associazione temporanea di scopo ATS PROJEKT (della Minoranza slovena in Italia); Regione del Veneto; CAN Costiera - Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana di Capodistria; Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia; Unione Regio- nale Economica Slovena di Trieste (SDGZ-URES); Agenzia di sviluppo regionale RRA Zeleni kras di Pivka; Camera per il Turismo e l’Ospitalità della Slovenia (TGZS); Fondazione Centro Studi Tran- sfrontaliero del Comelico; VEGAL - GAL Venezia Orientale. Il Ministero per gli sloveni nei paesi contermini e nel mondo e l’Agenzia nazionale slovena per il turismo (STO) sono partner associati.
“Il progetto è importante e innovativo perché valorizza la presenza delle minoranze lingui- stiche come nuova meta turistica - ha dichiarato Maurizio Tremul, Presidente di Unione Italiana - La collaborazione tra i partner è stata ottima, abbiamo lavorato molto bene insieme e ci siamo completati ognuno coprendo un settore specifico e facendo lavoro di squadra”. I principali e tangi- bili risultati del progetto sono la realizzazione di quattro Centri multimediali di divulgazione delle specificità e peculiarità delle comunità nazionali e linguistiche autoctone, di cui uno ha previsto il recupero di Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria; una piattaforma multimediale e una guida digitale; la valorizzazione e promozione di eventi culturali; attività informative e formative turisti, residenti, giovani e le PMI.
L’approccio mantenuto intende trasferire nel settore turistico e della promozione del terri- torio transfrontaliero le peculiarità multiculturali e multilinguistiche delle comunità autoctone con l’utilizzo di strumenti innovativi, interattivi e multimediali come la realtà immersiva e virtuale nei Centri multimediali. Oltre le attuali prassi del settore, che vedono come unica alternativa mare-montagna, PRIMIS ha contribuito a creare prodotti turistici basati sul patrimonio culturale e linguistico dell’area. E facendo leva sui buoni risultati conseguiti fin qui, ci sono piani di sviluppo futuri. “Parteciperemo al bando di capitalizzazione che è appena uscito - anticipa Tremul - perché vogliamo continuare con questa partnership e dare un seguito ulteriore, trasferendo i nostri risul- tati e le esperienze acquisite a nuovi partner del territorio e consolidando la partnership iniziale”.
PRIMIS, IL PROGETTO PER VALORIZZARE LE MOLTE CULTURE, LINGUE E TRADIZIONI PRESENTI NELLA ZONA E INCENTIVARE IL TURISMO SOSTENIBILE
Palazzo Gravisi-Buttorai a Capodistria
sede del Centro Multimediale Italiano “Istria”
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