Page 78 - Vivere le città d'arte
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LAZIO
  cavallo venne addirittura organizzato un rinfresco con 20 persone per festeggiare l’evento.
Il 4 novembre 1921 fu tumulata sotto la statua della Dea Roma la salma del Milite Ignoto, in memoria dei tanti militari caduti in guerra e di cui non si conosce il luogo di sepoltura, mentre tra il 1924 e il 1927 sui propilei furono posizionate la Quadriga dell’U- nità di Carlo Fontana e la Quadriga della Libertà di Paolo Barto- lini, che portarono il monumento all’altezza di 81 metri dalla quota di Piazza Venezia.
All’interno del Vittoriano trovarono poi sede il Museo Centrale del Risorgimento e il Sacrario delle Bandiere.
Ogni anno il 25 aprile, anniversario della liberazione d’Ita- lia, il 2 giugno, Festa della Repubblica, e il 4 novembre, festa delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica rende omaggio al milite ignoto con la deposizione di una corona di alloro.
Un altro simbolo celebre di Roma è la Bocca della Verità, situata nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin ed emblematica protagonista di una leggenda medievale, secondo la quale la bocca poteva chiudersi improvvisamente sulla mano di chi non aveva affermato il vero.
La tradizione pare fosse molto diffusa tra i mariti gelosi che conducevano al monumento le proprie spose, invitandole a intro- durre la mano dopo aver dichiarato di non aver tradito il coniuge.
Il grosso tondo, del diametro di circa 1 metro e 80, proba- bilmente in origine era un tombino di epoca romana, risalente al regno di Tarquinio il Superbo, ultimo dei 7 re di Roma.
E rimanendo sulle affascinanti leggende che caratteriz- zano molti dei monumenti capitolini, qualcuno forse non cono- sce quella che riguarda la Fontana delle Tartarughe, realizzata tra il 1581 e il 1588 su progetto di Giacomo della Porta, nel Rione XI
- Sant’Angelo, a pochi passi dall’Antico Ghetto Ebraico.
Pare che il duca Mattei, amante del gioco d’azzardo, un giorno perdette tutto l’intero patrimonio familiare, provocando l’ira del futuro suocero che, a sua volta, si rifiutò di concedergli la
mano di sua figlia.
Il duca rispose facendo realizzare in una sola notte la magni-
fica fontana e invitando il giorno successivo a palazzo la sua promessa sposa e il padre; mostrando l’opera, pare che esclamò: ecco che cosa è in grado di realizzare in poche ore uno squattrinato Mattei!
In ricordo di quell’avvenimento, fece poi murare la finestra da cui si affacciarono per rimirare la fontana.
Unico al mondo è invece il complesso architettonico dei Fori Imperiali, composto da una serie di edifici e di piazze monumen- tali sorti in un arco di 150 anni, tra il 46 a.C. e il 113 d.C., dove si viveva il fermento dell’attività politica della Roma antica.
Il giro dei Fori Imperiali è un autentico tuffo nel passato, con ingresso in piazza Santa Maria di Loreto, presso la Colonna Traiana, passando per il Foro di Traiano, da via dei Fori Imperiali, attraverso le cantine delle antiche abitazioni del Quartiere Ales- sandrino, superando il Foro di Cesare e concludendo vicino al Foro di Nerva, da dove si esce su via dei Fori Imperiali.
Particolarmente affascinanti sono le Catacombe, tra cui segnaliamo la Catacomba dei Santi Marcellino e Pietro, sulla via Casilina, l’antica via Labicana, con decorazioni marmoree monu- mentali e affreschi che raffigurano scene di banchetti in memoria dei defunti e di storie tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento.
Lungo la via Ardeatina si trovano invece la Catacombe di Domitilla, le più vaste di Roma; il cimitero sotterrano si sviluppò tra il II e il III secolo d.C. e include oltre a gallerie e corridoi distri-
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