Page 30 - Vivere le città d'arte
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VENETO
ROVIGO, le mille facce dell’arte
Monumenti, teatri, palazzi pubblici e privati, mostre d’arte, eventi culturali, strade porticate, piazze, chiese e perfino torri: Rovigo, città gioiello racchiusa tra due fiumi,
il Po e l’Adige, ha così tanto da raccontare da doverle dedicarle ben più di una sola giornata.
Descritta dall’Ariosto nell’Orlando Furioso come la terra il cui produr di rose, le dié piacevol nome in greche voci, Rovigo è una città di origine romanica che si salvò dalle invasioni barbariche grazie alle paludi che la attorniavano.
In seguito bonificata, si espanse e si arricchì di palazzi e chiese, e oggi è una pulsante e vivace cittadina che, con il suo centro a misura d’uomo, si può vivere ancora con il passo lento, respirando la storia che l’attraversa.
Solo passeggiando per la città, ci si troverà immersi tra splen- dide piazze, come
Piazza Vittorio Emanuele II, con la statua dedicata e la colonna eretta all’inizio del 500 con in cima il tipico leone di San Marco,
Piazza Garibaldi, dove pare siano nascoste all’interno del monumento in bronzo, due corone rovesciate in segno di spre- gio alla monarchia,
Piazza Matteotti, che racchiude le rovine del Castello Medievale di cui sono sopravvissute Torre Donà e Torre Grimani o Mozza, entrambe pendenti
Piazza Merlin, con il suo giardino pubblico, una fontana adornata da fiori e l’accesso al Mercato Coperto.
Una delle vie più caratteristiche di Rovigo è Via Angeli che,
con i suoi portici e le sue botteghe, insieme a Via Cavour e Via Badaloni, rappresenta il trittico delle vie porticate che collegano la piazza con le 3 porte urbane: Porta San Giovanni, Porta San Bortolo e Porta Arquà.
Tra gli edifici religiosi più preziosi dal punto di vista artistico, troviamo la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, risalente al 1594, che ospita una interessante galleria di opere d’arte che ripercorrono la pittura veneta del 1600.
Il Duomo di Rovigo, dedicato a Santo Stefano, ha una strut- tura che risale a prima dell’anno 1000, anche se fu ricostruito nel 1461 e nel 1969; l’unica parete in mattoni ospita il portale dell’800 e una statua di Gesù.
La Chiesa dei Santi Francesco e Giustina, un edificio che ha subito numerosi rifacimenti nel corso dei secoli, e che custodisce molte preziose opere d’arte, tra cui una suggestiva Pietà di Tullio Lombardo.
Oltre al pregevole Palazzo Roverella, a cui interno visitare una straordinaria galleria d’arte moderna, e a Palazzo Roncale, che espone collezioni di artisti del 900, vi consigliamo il Museo dei Grandi Fiumi.
Varcata la soglia dell’ex Monastero Olivetano di San Bartolo- meo, vi immergerete letteralmente in un’altra dimensione e nella quiete dei chiostri e dei cortili, godrete di un percorso espositivo fatto di installazioni multimediali e plastici che celebrano la terra del Polesine e che raccontano la città attraverso 5 periodi storici, dall’Età del Bronzo al Rinascimento
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