Page 32 - Vivere le città d'arte
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PIEMONTE
TORINO, città del mondo dalla bellezza fatale
TORINO HA “UNA BELLEZZA CHE IN ALCUNI CASI PUÒ ESSERE FATALE” DICEVA GIORGIO DE CHIRICO, E IN EFFETTI TROVARCISI AL TRAMONTO SUL LUNGO PO, QUANDO L’ARIA È INTRISA D’ORO E TUTTE LE CASE, I PALAZZI E I MONUMENTI PAIONO MUOVERSI FUGACI APPROFITTANDO DELL’OMBRA, SI PUÒ SENTIRE QUEL SUSSULTO AL CUORE TIPICO DELLO STUPORE DI FRONTE ALL’INASPETTATO
  La bellezza di Torino è una faccenda complessa, nell’im- maginario comune si pensa alla città seria e severa che fu la prima Capitale del Regno d’Italia, alla regalità della sua Mole,
che si erge enigmatica e raffinata, o al fascino misterioso del suo straordinario Museo Egizio, ma in realtà il fermento e la vivacità della Vecchia Signora sabauda ne compensano un’austerità che sì, fa parte della sua anima, ma che in realtà è solo una delle tante sfaccettature di una identità che ci piace definire cosmopolita.
Gli itinerari che si possono seguire a Torino hanno l’aspetto di un otto volante, su cui dalla passeggiata senza fretta sotto ai mera- vigliosi portici torinesi per vedere palazzi della vecchia nobiltà e caffè storici invitanti, si passa al fermento contagioso che si respira all’interno dell’OGR, il nuovo hub di innovazione e arte, o alla GAM, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Il rapporto di Torino con l’arte si perde nella notte dei tempi e lo si percepisce dalla considerevole quantità di musei, gallerie e complessi architettonici a disposizione di chi voglia farsi stupire e incantare da collezioni e storie stupefacenti.
Simbolo di Torino è indubbiamente la Mole Antonel- liana, inizialmente concepita come Sinagoga e poi acquistata dal Comune per farla diventare un monumento dell’unità nazionale; venne progettata e iniziata dall’architetto Alessandro Antonelli nel 1863, ma fu conclusa solo nel 1889.
Con i suoi 167,5 metri di altezza è uno degli edifici più alti d’Italia e la parte in muratura è la più alta in Europa, ma la sua storia è stata piuttosto travagliata e costellata da strani avveni- menti.
Nel corso del terremoto del 1887 si rese necessario un
rinforzo strutturale per consentire al terreno di reggere l’enorme peso dell’edificio, mentre nel 1904 il genio alato sulla punta della mole fu colpito da un fulmine e quindi rimpiazzato successiva- mente da una stella a 5 punte.
Nel 1953 un violento uragano fece precipitare a terra la guglia di 47 metri, ricostruita poi nel 1961 con una struttura metal- lica interna, anno in cui venne inoltre inaugurato, in occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Unità d’Italia, l’ascensore panoramico, rinnovato poi nel 1999, e che ancora oggi permette di salire fino al tempietto, ovvero a 85 metri di altezza, da dove godere di una straordinaria e suggestiva vista sulla città e sull’arco alpino che la circonda.
Nel 1996 vi si inaugurò all’interno il Museo Nazionale del Cinema, uno dei più visitati per le diverse postazioni multimediali e interattive, le macchine ottiche pre-cinematografiche molto rare, le attrezzature e i materiali provenienti dai set nazionali e inter- nazionali, oltre a una collezione di film, libri, stampe, locandine, dipinti e fotografie.
Nell’edificio seicentesco di Palazzo dell’Accademia delle Scienze, ha sede il Museo delle Antichità Egizie di Torino, il più importante museo egizio del mondo dopo quello de Il Cairo. Qui è possibile ammirare 6500 reperti tra statue, sarcofagi e corredi funerari, mummie, amuleti e gioielli: un vero e proprio tuffo nel passato alla scoperta di una antica e affascinante civiltà.
Imperdibile la Cappella della Sindone, il capolavoro barocco di Guarino Guarini, dichiarato patrimonio mondiale UNESCO nel 1997 e oggetto di un lungo restauro durato circa 28 anni.
Costruita alla fine del XVII secolo e commissionata a Carlo di
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