Page 52 - Vivere le città d'arte
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EMILIA ROMAGNA
 le soste gastronomiche o il momento dell’aperitivo.
Se invece siete alla ricerca di sapori a base di pesce, il Mercato
delle Erbe, in via Bassi, è il posto ideale: nonostante sia conside- rato il mercato di strada più antico della città, ha saputo rinnovarsi costantemente nel tempo, offrendo non solo frutta e verdura di qualità, ma anche numerosi locali dove gustare tapas di pesce, una pizza, un risotto e l’immancabile bicchiere di vino.
Voglia di museo?
Oltre 30 musei metterebbero in difficoltà chiunque: quale scegliere?
Facciamo una veloce carrellata sui più gettonati:
MAMbo, probabilmente il più noto e il più visitato, inaugu- rato a maggio del 2007 e sede della Galleria d’Arte Moderna. In pieno centro storico, nella particolarissima sede dell’ex forno, il museo offre percorsi tematici articolati e interessanti, con opere dalla seconda metà del 900 a oggi
Pinacoteca Nazionale, dedicata ai pittori della scuola emiliana del periodo che va dal XIII al XVIII secolo. In via Belle Arti 56, nell’ex noviziato gesuita di Sant’Ignazio, troverete capolavori più o meno conosciuti
Museo Ducati, per gli amanti dei motori, è davvero un’espe- rienza singolare, dove rivivere la storia della mitica casa motocicli- stica bolognese
Museo Civico Archeologico, viaggio nel passato con le sezioni etrusca, gallica, greca, romana e una importante collezione egiziana Museo Civico Medievale, all’interno di Palazzo Ghisilardi, già di per sé un’attrazione da non farsi mancare per i suoi affreschi del Carracci. All’interno del museo vi sono numerosi oggetti sepol- crali bolognesi e opere scultoree di origine longobarda, oltre a una
collezione straordinaria di armi medievali
Bologna capitale dell’enogastronomia
Non si può assolutamente lasciare Bologna senza aver mangiato uno (o molti di più!) piatti della sua ricca e golosa tradizione gastronomica: qui il cibo è una vera e propria istituzione, ma ve ne accorgerete entrando in uno dei tanti ristoranti tipici.
Del resto siamo in una delle eccellenze della Food Valley e l’offerta è così vasta che allungherete la vostra permanenza per togliervi ogni capriccio.
Iniziamo dalle tagliatelle, pasta fresca rigorosamente stesa a mano per mantenere la giusta ruvidità necessa- ria ad accogliere un profumato ragù, e dal tortellino, con il suo cuore di carne macinata pepata e noce moscata: in brodo o asciutti, i tortellini sono un must eat quando si viene a Bologna!
A proposito di ragù: macinato di carne, carote, sedano e cipolla rappresentano l’eccellenza dei primi piatti e ingrediente principe delle celebri lasagne bolo- gnesi, la pasta verde disposta a strati e condita con ragù, besciamella e parmigiano, servita ben calda appena uscita dal forno.
Facciamo un passo indietro per segnalarvi che prima di assaggiare i primi, probabilmente vi porteranno un tagliere di crescentine (un impasto a base di farina, lievito, sale, acqua, latte e strutto che viene poi fritto) e di salumi misti, che comprenderanno immancabilmente la morta- della di Bologna IGP.
Tra le prelibatezze non possono mancare inoltre i passatelli (e torniamo nel mondo meraviglioso delle paste fresche, qui a base di uova e parmigiano, a forma di vermi- celli e serviti nel brodo di carne), la cotoletta petroniana o alla bolognese, impanata, cotta a doratura e servita con una fetta di prosciutto crudo e una colata di parmigiano, e infine, come dolce, la torta di riso, tradizione della vecchia Bologna, a base di latte, riso, vaniglia, chiodi di garofano, liquore alle mandorle, buccia di limone e cannella.
A tavola non può mancare un buon bicchiere di Lambrusco, vino dalle origini antiche, di colore rosso intenso o rosato, vivace e dall’aroma fruttato, o un aroma- tico Pignoletto dei Colli Bolognesi, vino bianco versatile, che si può presentare sia nella sua versione frizzante, ma anche fermo e spumante.
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ViVere...













































































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