Page 55 - Vivere le città d'arte
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  eretto uno steccato di fronte all’oratorio sul cui sito venne realizzata l’attuale chiesa, a causa del flusso considerevole di devoti che desideravano rendere omaggio al dipinto di una Madonna allattante. Lo steccato non bastò e si decise di far erigere un grande santuario a protezione della preziosa imma- gine, che, consacrato nel 1539, è l’attuale Santa Maria della Steccata.
Prima di dedicarsi allo shopping e alla vasta offerta enogastronomica, concedetevi una visita al Parco Ducale, polmone verde della città, dove, oltre agli alberi secolari che creano una elaborata architettura verde, studiata nel 1560 e ampliata nel 1700, incontrerete gruppi scultorei di Boudard, come il Gruppo del Sileno del 1776, il maestoso Palazzo Ducale, voluto da Otta- vio Farnese nel 1561 e realizzato su progetto del Vignola, successivamente rivisto dal Bibiena e dal Petitot, dal 1953 sede del Comando Carabinieri di Parma, Palazzetto Eucherio Sanvitale, il boschetto e il tempietto di Arcadia del Petitot, e il laghetto, voluto nel 1690 da Ranuccio II Farnese per celebrare le nozze del figlio Odoardo II Farnese con Dorotea Sofia di Neuburg, realiz- zato dall’architetto Domenico Valmagini che inserì nel mezzo un isolotto su cui, nel 1920, fu collocata la settecentesca fontana del Trianon, di Giuliano Mozzani e proveniente dal giardino del Palazzo Ducale di Colorno.
Ora che avete passato la Parma, il fiume cittadino, spingetevi nel pitto- resco quartiere dell’Oltretorrente, la zona più popolare e caratteristica di Parma, che si sviluppò nel corso del tempo lungo un tratto urbano della via Emilia, antico decumano della colonia romana fondata nel 183 a.C.
Oltre agli angoli insoliti e particolari e i numerosi locali dove far serata, si possono trovare edifici prestigiosi come l’Oratorio di Santa Maria delle Grazie, la Chiesa di Santa Maria del Quartiere, il complesso della Santis- sima Annunziata e l’elegante porticato dell’Ospedale Vecchio.
Secondo i parmigiani più veraci, è qui, dedlà da l’acqua (al di là dell’ac- qua del fiume) che sono nati i veri pramzan dal sass (i parmigiani del sasso, ovvero puri, nati entro le cerchia murarie di cui si possono vedere ancora le tracce a Barriera Bixio, la porta che segnava il confine tra l’insediamento urbano e l’aperta campagna).
EMILIA ROMAGNA Parma città gastronomica!
Premesso che non esiste regione, in Italia, dove si mangi male, e premesso che non esiste città, nella regione dell’Emilia Romagna, dove il cibo non sia considerato alla stregua di un patrimonio preziosissimo, Parma, Città Crea- tiva Unesco per la Gastronomia, epicentro della Food Valley italiana, è una delle destinazioni con il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità: Prosciutto di Parma DOP, Parmi- giano Reggiano DOP, Culatello di Zibello DOP, Fungo di Borgotaro IGP, Coppa di Parma IGP, i vini Colli di Parma DOC e molto altro ancora.
Se c’è quindi una località dove fare incetta di sapori e profumi, quella è sicuramente Parma, dove le sue eccellenze gastronomiche si suddi- vidono nei ristoranti, nelle osterie, nei mercati rionali e nelle antiche botteghe, dove oltre alla pasta fresca, ai salumi tradizionali e ai vini, trove- rete prodotti di pasticcerie storiche che vi faranno perdere la testa.
Non è quindi un caso che proprio a Parma si svolga uno dei più importanti appuntamenti legati alle buone abitudini a tavola nonché evento di riferimento dell’agroalimentare italiano, Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione.
Quest’anno, dal 29 al 30 marzo, alle Fiere di Parma, si svolgerà Cibus Connecting Italy 2023, una grande esposizione e vetrina che coinvolgerà tutti gli operatori a livello nazionale e internazio- nale del food e del retail.
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