Page 89 - Vivere le città d'arte
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Una città e il suo mare. Alla scoperta di BARI,
la porta d’Oriente d’Italia
PUGLIA
    ABari la giornata inizia sul lungomare, uno dei più belli d’Italia, e forse è da lì che si comincia a entrare nello spirito di una città dove la storia è stata più che generosa in eventi,
scambi commerciali, via vai di culture e altalene di trasformazioni, ma soprattutto dove lui, il mare, è sempre stato il legame con il tutto, nel bene e nel male.
Secondo una leggenda locale, Bari venne fondata oltre 500 anni prima di Roma da Iapige, un personaggio dell’Eneide, e questo spiegherebbe perché il più antico stemma della città, situato sulla facciata di Palazzo Fizzarotti, rappresenti un giovane alato su un’imbarcazione.
Leggende a parte, da quanto è emerso dagli scavi nell’a- rea della chiesa di San Pietro, nella Bari vecchia, già nell’età del bronzo ci sarebbe stato un originario insediamento appartenente al popolo dei Peucezi, mentre altre versioni sostengono che Bari fosse stata semplicemente una colonia di Creta.
Quel che è certo è che la città visse numerose dominazioni,
dai Goti, ai Bizantini, ai Longobardi, fino ai Saraceni, nel periodo medievale, che la trasformarono in un piccolo stato musulmano indipendente.
Venne poi conquistata dai Franchi prima di tornare in mano all’Imperatore d’Oriente, si assicurò un lungo periodo rigoglioso e fiorente con la dominazione normanna, venne di nuovo distrutta e in seguito ricostruita dagli Svevi, decadde poi con gli Angioini e passò agli Aragonesi.
E fu Isabella d’Aragona nel 1500 a riportarla ai fasti di un tempo, prima di finire nuovamente in un’epoca buia, con l’arrivo nel 1657 della peste; si passò poi al dominio austriaco, a quello dei Borbone, con una fase di grande rinascita, fino a entrare a far parte del Regno d’Italia nel 1860.
E con un passato così travagliato e ricco di dominazioni di culture differenti, non sorprende che oggi Bari sia la sede di un patrimonio artistico culturale unico al mondo.
All’estremità della città vecchia, su quella che un tempo era
  le città d'arte
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