Page 90 - Vivere le città d'arte
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PUGLIA
l’area residenziale del catapano, il governatore bizantino, sorge uno dei simboli di tutta la Puglia, il Castello Normanno Svevo.
Costruito da Ruggero II nel 1139, venne distrutto due volte dalla popolazione barese in protesta contro la tirannia dei normanni, poi Federico II, tra il 1233 e il 1240, lo fece ricostruire quasi completamente.
Oggi ospita diverse mostre e rassegne culturali e non cessa di sorprendere i suoi visitatori a partire dal fossato che lo circonda, dal portale gotico che conduce a un cortile rinascimentale, fino ai vari saloni dove sono allestite le collezioni.
Rimanendo a Bari Vecchia, oggi regno della movida pugliese, si può ammirare inoltre la Basilica di San Nicola, costruita sotto la denominazione normanna tra l’XI e il XII secolo, con i meravi- gliosi soffitti in legno dorato, il famoso altare d’argento e la Catte- dra di Elia, una delle sculture romaniche più rappresentative della Puglia, ma soprattutto le reliquie di San Nicola, e la Cattedrale di San Sabino, importante testimonianza dell’architettura romani- co-pugliese, eretta tra il 1087 e il 1197, e celebre per custodire un prezioso codice miniato medievale. Al di sotto della Cattedrale si trova il Museo del Succorpo della Cattedrale di Bari, dove ammi- rare i resti dell’antico duomo e del mosaico che ornava il pavi- mento.
Cuore pulsante di Bari Vecchia è Piazza Mercantile, con il contorno delle sue viuzze caratteristiche e di Palazzo del Sedile, la Colonna della Giustizia e la Fontana delle quattro facce.
Piccola curiosità: è in Via dell’Arco Basso, meglio nota come Via della Pasta, che si possono ancora incontrare le massaie sugli usci a preparare le famose orecchiette fatte a mano, uno dei piatti più rinomati della cucina popolare barese.
A segnare una sorta di confine tra Bari Vecchia e Bari Nuova
c’è il Borgo Murattiano, che comprende il Castello Federiciano e Corso Vittorio Emanuele II, realizzato da Gioacchino Murat, il generale francese successore di Napoleone Bonaparte.
Caratterizzata da costruzioni private e palazzi importanti, Bari Nuova si contraddistingue per il suo centro ricco di vetrine, negozi e locali alla moda, ma soprattutto per lo spazio dedicato ai teatri; tra i più famosi si ricordano il Teatro Piccinni, il Teatro Petruzzelli e il Teatro Margherita, uno dei più suggestivi con l’af- faccio sul mare.
La tradizione culinaria di Bari
Il ricettario base barese ha una ricchezza di sapori e profumi inaudita:
le orecchiette fatte a mano, condite in genere con le cime di rapa
I cavatelli, un’altra variante di pasta fatta a mano e servita con i frutti di mare
La tiella di riso patate e cozze
Fave e cicorie
Sgagliozze ovvero piccole mattonelle di polenta fritta Focaccia barese, prodotto lievitato da forno
Cozze arraganate, a base di cozze fresche riempite
con una farcia di mollica, pan bagnato, uova, prezzemolo, aglio, pepe e caciocavallo, gratinate in forno
Piccola segnalazione: a Bari Vecchia lo street food è una vera istituzione!
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