Page 94 - Vivere le città d'arte
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CALABRIA
REGGIO CALABRIA,
a casa dei Bronzi di Riace
A REGGIO CALABRIA C’È PROFUMO DI MARE E BERGAMOTTO, SOPRATTUTTO SUL LUNGOMARE FALCOMATÀ, DOVE LA VISTA SI PERDE TRA LO STRETTO DI MESSINA E L’IMPONENZA DELL’ETNA, CHE SÌ È LONTANO, MA IN CERTE ORE DEL GIORNO SI HA LA SENSAZIONE DI POTERLO TOCCARE CON MANO
Qui l’arte ha il sapore arcano delle leggende greche, dei miti senza tempo che incantavano l’uomo con misteriosi sortilegi, e oggi Reggio Calabria, la più antica colonia della Magna Grecia dell’Italia meridionale, conserva integro il fascino di un
periodo di grande splendore, che nemmeno i gravi terremoti del 1562, del 1783 e del 1908 hanno potuto scalfire.
Simboli per eccellenza di Reggio Calabria sono sicuramente il Castello Aragonese, una fortificazione di epoca bizantina, e gli straordinari Bronzi di Riace, le due statue greche risalenti al V secolo a.C. rinvenute nel 1972 nel Mar Ionio, a circa 230 metri dalle coste di Riace Marina, e oggi conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, il MArRC, uno tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia.
Sono 4 i livelli su cui si sviluppa il MArRC per raccontare la storia del popolamento umano in Calabria dalla preistoria alla romanizzazione, e inizia al secondo piano, con la preistoria e la protostoria, prosegue al primo piano, con città e santuari della Magna Grecia, al mezzanino, con la necropoli e la vita quotidiana della Magna Grecia, per concludersi al piano terreno, dove si possono ammirare i Brionzi di Riace e di Porticello.
Esiste un quinto livello, il seminterrato, riservato alle esposizioni temporanee e che ospita anche il lapidario e una piccola area archeologica relativa a una porzione della necropoli rinvenuta nel 1932, durante lo scavo per le fondazioni dell’edificio.
Reggio Calabria è una meta speciale per l’arte, perché è qui che si sono mescolate culture appartenenti a popoli diversi, come gli Aschenazi, gli Ausoni, gli Enotri, i Bruzi e successivamente i Romani, i Bizantini, i Normanni, gli Angioini e gli Aragonesi: le loro tracce sono ben visibili sia nei reperti perfettamente conservati, che nello spirito accogliente delle sue genti, forse la ricchezza più grande.
Il mare e la particolare conformazione geografica fanno di Reggio Calabria una città da vivere senza fretta, passeggiando magari con un arancino in mano (perché qui l’arte dello street food e della gastronomia in generale non è uno scherzo!), indugiando in uno dei tanti bar all’aperto di cui è affollato il lungo mare, facendosi tentare magari anche da un gelato, per scoprire che la tradizione dei gelati artigianale della città fa impallidire quella del resto del mondo.
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